Come sempre in queste occasioni mi sento in un vortice psico-emotivo.
Ogni due per tre mi passa la vita davanti agli occhi e vi assicuro che è un film dalla trama piuttosto dinamica.
Quei ricordi amari così faticosamente accantonati che quando riaffiorano scuoti la testa nel tentativo di farli uscire dalle orecchie. Quelli di cose dolci che non ci sono più, che in verità sono molto più amari di quelli che sono nati amari in partenza. Rivedersi come una valigia vuota, una briciola smarrita e rimembrare la sensazione di come piano piano le novità si sono trasformate in quotidianità, l'insicurezza in padronanza e la diffidenza in amicizia. Ritrovarsi qui alla fine dell'inizio della mia vita da adulta e rendersi conto di quanto spazio ci sia ancora in quella valigia, angoli bui che ancora fanno paura. La forza di aprire gli occhi e illuminare l'ignoto la troverò nella gioia di trasmettere un sorriso a chi mi sta vicino, realmente e virtualmente.
Grazie a tutti quelli che ho incontrato, a chi mi ha supportata e sopportata.
Grazie a chi ha capito che avevo solo bisogno di spazio, a chi mi dimostrato affetto, a chi mi ha schiettamente spiattellato il suo odio, a chi è andato oltre il muro delle apparenze, a chi mi ha aiutata, a chi si è fatto aiutare.
E ora volete piangere un pò con me con la canzone di rito?
Vai Antonello, è il tuo momento!
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Ciaooo ZK