venerdì 27 gennaio 2012

Giornata della Memoria


Non servono gesti eclatanti. Un momento, un solo momento, fermati. Fermati e pensa. 
Pensa al pericolo di non pensare più al pericolo. Se ci hai anche solo provato sei stato sicuramente percorso da brividi freddi, dolorosi e appuntiti. 
Se tutto, dentro di te, funziona come si deve una scarica di paura dovrebbe pervaderti. Prova ora a visualizzare questa sensazione amplificata, 10, 100, 1000 volte. 
Una sofferenza collettiva protratta per lunghi mesi...anni. Insopportabile, sì. Praticamente inconcepibile. Purtroppo qualcuno l'ha concepito però. 
Un seme folle che conficcò le sue radici ovunque, anche nella mia terra...la nostra Terra. Una malattia che ha offuscato la vista di molti...i più poveri, accecati da fame e stenti ... gli altri, eccitati dall'avidità di potere. Ricordatevi di loro, ricordatevi di voi stessi. Combattete le ingiustizie. 
Affinchè nessuno cerchi di privarvene vivete e gioite dell'umanità che possedete...non oggi, non domani ... Sempre.

2 commenti:

  1. Bellissimo post, brava Chiara, combattere sempre!!! :* kiss

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  2. Bellissimo pezzo Chiara, ho la pelle d'oca! Mi ricorda la poesia di Primo Levi. Negare, dimenticare è inaccettabile.
    E quello che ancora di più mi piace è il riferimento a tutto ciò che la memoria comporta adesso. Non ha senso ricordare se rimane un semplice esercizio emotivo... Bisognerebbe imparare a stare sull'attenti sempre, opporsi alle ingiustizie, opporsi al ripetersi della storia.

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